Fiabe: La Principessa sul Pisello.
C'era una volta, in una qualsiasi città del nostro regno, una giovane fanciulla di nome PHIGA DI LEGNO.
La giovane era cresciuta in una famiglia normale, con amici normali, in un ambiente normale. La bella fanciulla da piccola giocava con la Barbie, una bambola benestante dal non precisato lavoro. La Barbie, che sguazzava nel benessere più sfrenato, aveva una casa con il retro senza mura per consentire ai passanti di vedere le porcate che faceva con il suo ragazzo (benestante) Ken, oltre che a un bel camper rosa per andare a farsi montare, ehm, a montare i minipony rosa, una ferrari rosa per andare a fare shopping con le amiche (alcune rosa alcune nere), il completino da sci rosa, ville rosa ovunque ecc ecc.. e tutto ciò senza aver fatto un beneamato CIUFOLO in vita sua...
La nostra PHIGA DI LEGNO passò la sua infanzia ad invidiare la sua bambola per tutto ciò che aveva, godendo nella vita reale di ogni favoritismo possibile: impreparata a scuola? ma si che vuoi che sia cara PHIGA DI LEGNO.. una lacrimuccia.. un sorrisino e nessuno potrà farti del male.
I tempi della Barbie finirono e la nostra protagonista divenne una giovane donna felice, spensierata, direte voi.. nooooooo macchè! Nonostante persino il più stronzo del reame le tenesse aperta la porta al suo passaggio, nonostante i mille ammiratori, la nostra beniamina si sentiva triste, depressa, frustrata.. eh si.. aveva davanti a se mille difficoltà: fare shopping, schiavizzare i suoi pretendenti, fare la dieta, rifarsi le unghie.. ricordare al papà di pagare l'assicurazione della macchina, ricordare ai suoi pretendenti ogni ricorrenza ed ogni suo gusto.. eh si, la nostra tenera PHIGA DI LEGNO aveva proprio una vita difficile: tutti ce l'avevano con lei.
Ma lei si fa coraggio, perchè sa che il tesoro che madre natura le ha donato le assicurerà una bella casa, una bella macchina e tante belle vacanze e viaggi, con la estenuante fatica di doverli accettare gratuitamente dal solito noioso pollo di turno.
La nostra protagonista è proprio una povera samaritana, ossessionata dalla corte degli uomini, non ne può più, poverina, in fondo si sente sola, vuota, ha ragione a deprimersi e fa bene a dire che gli uomini sono tutti uguali.. in fondo tanti di loro da lei vogliono solo accoppiarvisi, mentre lei, generosa come pochi, non punta nemmeno a un qualcosa fisico o spirituale di essi.. Ella punta al benessere che possono darle! Ancora tornano in mente i felici momenti passati giocando con la Barbie, le principesse, e tanti altri bei giocattoli.
La mamma glielo diceva sempre: "trovati un ragazzo che stia bene e che ti faccia vivere una bella vita", d'altronde si sa... il mestiere più vecchio del mondo è dare se stessa in cambio di felicità tintinnante e quindi perchè non inventarsi la classica storia del dramma amoroso, dell'abbandono, dell'essere state usate, del "loro non mi capiscono"? Dovrebbe essere la prima regola per iniziare un valido corso di marketing e vendita, bisogna empatizzare con l'utente maschio, capire cosa vuole e quanto è disposto a dare, in fondo una che si vende, quando uno paga bene (VUOI CON SOLDI, VUOI CON CENE, VUOI CON VIAGGI, VUOI COL TRASFORMARSI IN UMILE SERVITORE..) LA si DA.
Le dolci fanciulle del nostro reame non si sentano accusate, la nostra PHIGA DI LEGNO non è una persona come loro, è solo un oggetto da usare e schiacciare come lei ha fatto con la sua bella BARBIE una volta che non le serviva più. Cosa c'entra il titolo della fiaba? nulla... è solo la speranza che la nostra protagonista pensi perlomeno anche al pisello, oltre che al grano "Il principe azzurro esiste eccome, cara principessa (ormai a furia di darla con criterio è divetata ricca) ma il principe azzurro è figo e non è fesso... della tua "dote" naturale ne è pieno... ecco perchè ti puoi permettere di fare la sborona solo con chi dedica tutto a te... chi ha qualcosa di buono nella propria vita non lo butta appresso ad un manichino che nel momento del bisogno ti spara un dannato RIGATONE.
Così disse Pinocchio, il simpatico burattino di legno, che le diede il due di picche per farsi la sua amica SEGA.
4 commenti:
TU sei il mio mito !
Saluti dalla toscana...
"un falla mori'"
Apperò...
sei forte, ma nn hai un pò pena per la povera phiga di legno?
in fondo nn è colpa sua se è così...magari se la mhadre di legno le avesse regalato una bicicletta invece che la barbie...
ah ah ah geniale!
Posta un commento