domenica 11 marzo 2007

PDL: pisello di legno [cinica cronaca di un sabato HRC]

Ieri proprio con tutta la buona volonta' non ce l'ho fatta....Incontriamo 2 amiche di un mio amico nel locale... robaccia da 5 proseguiamo il percorso spirituale etilico e si balla.. locale rozzissimo, insomma le due ci puntano inesorabilmente ( che culo.. )... piu' avanza la serata e piu' dal profondo delle mi viscere sale quel demone che ti sussurra nell'orecchio: sei sbronzo, le quotazioni vulviche devono subire un ritocco di parametri.. e in men che non si dica, quel porcile diventa il paradiso terrestre.. cullato dalla mia fedele redbull e tequila mi guardo attorno spesierato ridente, bello come il sole ( o almeno credevo di esserlo ) e loro... che prima avrei tranquillamente scartato come inutili "5" ... ora erano diventati addirittura "5+" ... il bipede piu' spigliato è toccato al mio amico, a me è toccata una mutazione genetica che ricordava vagamente la prima "PINA FANTOZZI", ma con un fisico tutto sommato molto bello ( ovviamente SPANNA RULEZ)... va beh , tra me e me dico.. lo fanno tutte.. lo faccioa nche io.. giochiamo al gioco dell'ormone olfattivo ( glielo faccio annusare e poi nisba )... porella , impacciatissima nei movimenti.. la guido io .. balli corpo a corpo sensuali (zoofilia portami via ).. strusciamenti ( disgusting!) pero' mi sentivo buono, in fondo la vedevo felice, gasata... era sabato sera in fondo divertiamoci chi se ne frega... in fondo si vive uan volta sola....volevano andare via prima.. ma sapendo ch enoi restavamo sono rimaste meno male che l'angelo custode mi ha messo gli occhiali....


"FRA, MA CHE CAZZ FAI!????"












.. in men che non si dica.... osservo il gasteropode d'innanzi a me che balla... mio *** .. sembrava un pezzo di legno, non era sporca ma davvero sgraziata...in fondo è sabato...allora prendo in mano la situazione....


"SERGIO ANDIAMO DA PRINCI A MANGIARE LA PIZZA ...CHE L'è MEI !"




...in fondo .. stavamo per toccare il fondo... sono salvo

venerdì 23 febbraio 2007

Il Pifferaio Magico

C’era una volta , ieri ad esempio, una normalissima città di provincia, con normalissimi problemi di ordine pubblico: culattoni che si prostituiscono nudi per strada, barboni usciti grazie all’indulto che tirano giu’ i vetri delel auto per rubare semplici oggetti invendibili e ausiliari del traffico con gilet da zarri giallo fluo , probabilmente nostalgici degli eventi HARDCORE WARRIORS dei tempi che furono….
..Di tutti i problemi normalissimi di cui è vittima questa ridente cittadina, ve n’è uno ben piu’ grave: un’invasione di TOPE di legno sta flagellando i preoccupati cittadini di ceto medio e medio basso.
Il sindaco, inerme e disinteressato al problema ( essendo straricco e usufruendo di vantaggi politici per bombare TOPA in radica ), delegò la risoluzione del problema ai suoi concittadini più sboroni… tutti figli di suoi soci che godevano di ogni lusso, cibo assai ghiotto per attirare gli sciami di TOPE di legno , che ormai divoravano ogni bancomat della citta’.
Un giorno nella ridente cittadina si trasferi’ con la sua auto media, un ragazzo anormale, un ragazzo con voglia di lavorare , di usare la testa e cresciuto da una famiglia ANORMALE che gli diede dei principi e dei valori profondi ed antichi.
Il ragazzo sapeva usare bene il suo piffero… un giorno per curiosità , vide una TOPA di legno mentre con grande abilita’ maneggiava il bancomat della mamma TOPA, la conobbe e decise di accoppiarvisi.
Da quel giorno lui capi’ di avere dei super poteri, e che attraverso il suo piffero avrebbe potuto diffondere messaggi SUBINGUINALI per le giovani tope di LEGNO per redimerle e quindi salvare la città che amorevolmente lo aveva accolto.

Comincio ‘ a trombare, ops, ad usare il piffero come un indiavolato , non facendo progioniere …
Magicamente la città era diventata ancora piu’ ridente, le tope di LEGNO si trasformarono in tope di CARBONIO :.. ( tutta roba da gara…. Che ci da che ci da ) tutti sia ricchi che poveri ebbero modo di scoprire un nuovo concetto di donna, ops, TOPA: la topa che vuole l’uomo, l’uomo fine a se stesso.

Ma i potenti della città anche questa volta non erano felici… il cayenne non li ha soddisfatti, la cocaina neppure, le topa di CARBONIO nemmeno… ormai quelle cose con i leasing e il mercato a basso costo le possono avere tutti…

Quindi formarono il gran consiglio dei dieci assenti nella sala riunioni con l’acquario dei dipendenti in cima al grattacielo della citta’ e decisero che il pifferaio magico dovesse andarsene dalla citta’….
Per convincerlo gli prenotarono il giro del PORNO in 80 giorni ( PRAGA, CUBA, TAILANDIA, BRESCIA , ehm eh,… scusate.. il solito luogo comune ) il tutto via nave.
Il pifferaio magico più per protesta che per tentazione ( vista la sua educazione all’antica ) accetto’ di andarsene.. ma non senza lasciare un bel ricordo ai fighetti che lo stavano scacciando: si porto’ con se tutte le TOPE di carbonio che ormai succubi del suo piffero lo seguirono senza indugio….

Senonchè.. al momento dell’imbarco, le fighe di CARBONIO caddero tutte in acqua trascinate dal peso di tutti i regali ricevuti dai potenti , in cambio del loro amore, ma soprattutto di una quantita’ industriale di chinotti.
Il pifferaio visse felice e contento… le fighe di legno un po meno… saranno state anche bagnate ma cmq con la testa sotto la sabbia nel mare della frivolezza.

IL MORALIZZATORE, PONTE.

giovedì 25 gennaio 2007

Fiabe: Cappuccetto Rosso.

C’era una volta in un qualsiasi quartiere zarro della vostra città una ragazzina viziata di nome CAPPUCCETTO ROSSO.
Un giorno la mamma divorziata di Cappuccetto Rosso, commissiona la figlia di andare a prendere "donna moderna" nella piazza della città, dandole come incentivo il bancomat per prendersi qualcosa di firmato (nonostante l’età di cappuccetto rosso sia ormai adatta a lavorare da un pezzo).
- Mi raccomando Cappuccetto Rosso, non dare confidenze agli sconosciuti che pippano cocaina e hanno macchine potenti, eh!
“Ma mamma, cosa dici!? A me quella gente fa schifo, vedi, sono anche vestita da **** di legno con fuori le anche e cintura a livello del pelo per cuccare un bravo ragazzo in centro, che mi rispetti, che voglia una famiglia e con cui costruire a quattro mani il nostro futuro!”

Fu così che Cappuccetto Rosso, vestita da sgualdrina, uscì di casa facendo credere alla mamma di andare in centro a far commissioni, in realtà aveva appuntamento con il lupo cattivo, un terronazzo con auto di lusso finto universitario che passava la sua vita a pavoneggiarsi di un benessere venuto dal nulla seducendo le microtestedicazzo come la nostra Cappuccetto Rosso.

Giunta al punto di ritrovo aspetta con ansia il suo spasimante, incorrendo in imbarazzanti inconvenienti “aho’ quando vuoi per un boccaciccio?” così chiedevano i passanti in auto credendola una meretrice professionista (in realtà lo era ma solo a livello amatoriale, quelle come loro vengono definite dai vicini di casa “brave e belle ragazze che salutano sempre e studiano!”).

Finalmente arriva il suo uomo, il Lupo Cattivo, con il macchinone pieno di vaccate di ogni genere per ipnotizzare la maiala di turno e farla sentire donna importante: INTERNI IN SCROTO DI PANDA, INSERTI IN CORALLO, CAMBIO AUTO-NATICO, TETTO APRIBILE CON FUSIONE NUCLEARE, CONTROLLO DELLA EIACULATIO PRECOX E DELL’IMBARDATA.. insomma ful opscional (errore voluto è una battuta, ridere please!).

La nostra coscienziosa Cappuccetto Rosso è allibita, "MINKIA IL BENESSERE" le sussurra la sua patata, "Questo si che è l’uomo dei miei sogni, non fa un cazz nella sua vita, mi paga tutto e mi fa fare bella figura con le amiche, come posso non DARGLIELA!?".

E in men che non si dica .. lei fa capire che è giunto il momento di infrattarsi.

“Ricordati di usare precauzioni!" .. le voci dei propri cari le echeggiavano nelle orecchie come il monito di Ben Kenobi a Luke, durante l'attaccoa alla Morte Nera.

E lei, diligente come sempre:

“No col profilattico mi fa schifo, non sento niente, tanto di te mi fido, sei speciale"... (conosciuto la sera prima da sbronza marcia in discoteca) metti che soffre di eiaculazione precoce e puo’ essere che sei mamma e magari sieropositiva.

Hey ma che BATACCHIO grande che hai!

- Ber bombarti meglio Cappuccetto Rosso!

Hey ma che naso lungo che hai!

- PER PIPPARE MEGLIO Cappuccetto Rosso!

Hey ma che...

- SCHHHHHHH che mi deconcentri!

*Driiiiin driiinnn*

“Cappuccetto Rosso ma dove sei? Sono la mamma, dai che tra un po’ è pronto da mangiare!”

- Ok mamma arrivo subito!

"Dai dai portami in centro che prendo donna moderna per quella cogliona di mia madre e poi vado a casa!"
Il Lupo Cattivo accende i fari allo xenon, accende il bolide col pulsante e parte, lei tutta piena di se fa fare la vasca davanti al bar degli aperitivi per farsi vedere, soddisfatta di meritarsi tutto quel ben di *** grazie alla sua generosità: DARE PER RICEVERE!

Frettolosamente, il Lupo Cattivo la lascia, è in ritardo per l’happy hour in centro, lei compra donna moderna per la madre, compra qualcosa al volo col bancomat della mamma e si dirige tutta tronfia di se verso casa. Lei si che si sente donna. Ha tutto ciò che puo’ desiderare una persona: non fa un *****, viene ritenuta una brava ragazza, fa una bella vita senza battere ciglio, ma di fatto BATTE non a livello professionale.

Voi vi chiederete: MA IL CACCIATORE? LA NONNA?

- IL CACCIATORE ERA A CASA A BOMBARSI LA MAMMA DI CAPPUCCETTO ROSSO. Secondo voi perché l’ha mandata a prendere donna moderna in centro col bancomat!??????????????????

- LA NONNA: AVENDO AVUTO SUA FIGLIA, LA MAMMA DI CAPPUCCETTO ROSSO in giovanissima eta’, e quindi essendo piuttosto giovane, è in qualche locale di Milf.


Si sperava che chiamando la nipote “CAPPUCCETTO ROSSO“ qualcosa in famiglia cambiasse.

Ma qui si tratta di albero GINECOLOGICO, una stirpe di baldracche da cineteca.

AMEN.

martedì 16 gennaio 2007

Fiabe: La Principessa sul Pisello.


C'era una volta, in una qualsiasi città del nostro regno, una giovane fanciulla di nome PHIGA DI LEGNO.

La giovane era cresciuta in una famiglia normale, con amici normali, in un ambiente normale. La bella fanciulla da piccola giocava con la Barbie, una bambola benestante dal non precisato lavoro. La Barbie, che sguazzava nel benessere più sfrenato, aveva una casa con il retro senza mura per consentire ai passanti di vedere le porcate che faceva con il suo ragazzo (benestante) Ken, oltre che a un bel camper rosa per andare a farsi montare, ehm, a montare i minipony rosa, una ferrari rosa per andare a fare shopping con le amiche (alcune rosa alcune nere), il completino da sci rosa, ville rosa ovunque ecc ecc.. e tutto ciò senza aver fatto un beneamato CIUFOLO in vita sua...

La nostra PHIGA DI LEGNO passò la sua infanzia ad invidiare la sua bambola per tutto ciò che aveva, godendo nella vita reale di ogni favoritismo possibile: impreparata a scuola? ma si che vuoi che sia cara PHIGA DI LEGNO.. una lacrimuccia.. un sorrisino e nessuno potrà farti del male.

I tempi della Barbie finirono e la nostra protagonista divenne una giovane donna felice, spensierata, direte voi.. nooooooo macchè! Nonostante persino il più stronzo del reame le tenesse aperta la porta al suo passaggio, nonostante i mille ammiratori, la nostra beniamina si sentiva triste, depressa, frustrata.. eh si.. aveva davanti a se mille difficoltà: fare shopping, schiavizzare i suoi pretendenti, fare la dieta, rifarsi le unghie.. ricordare al papà di pagare l'assicurazione della macchina, ricordare ai suoi pretendenti ogni ricorrenza ed ogni suo gusto.. eh si, la nostra tenera PHIGA DI LEGNO aveva proprio una vita difficile: tutti ce l'avevano con lei.

Ma lei si fa coraggio, perchè sa che il tesoro che madre natura le ha donato le assicurerà una bella casa, una bella macchina e tante belle vacanze e viaggi, con la estenuante fatica di doverli accettare gratuitamente dal solito noioso pollo di turno.

La nostra protagonista è proprio una povera samaritana, ossessionata dalla corte degli uomini, non ne può più, poverina, in fondo si sente sola, vuota, ha ragione a deprimersi e fa bene a dire che gli uomini sono tutti uguali.. in fondo tanti di loro da lei vogliono solo accoppiarvisi, mentre lei, generosa come pochi, non punta nemmeno a un qualcosa fisico o spirituale di essi.. Ella punta al benessere che possono darle! Ancora tornano in mente i felici momenti passati giocando con la Barbie, le principesse, e tanti altri bei giocattoli.

La mamma glielo diceva sempre: "trovati un ragazzo che stia bene e che ti faccia vivere una bella vita", d'altronde si sa... il mestiere più vecchio del mondo è dare se stessa in cambio di felicità tintinnante e quindi perchè non inventarsi la classica storia del dramma amoroso, dell'abbandono, dell'essere state usate, del "loro non mi capiscono"? Dovrebbe essere la prima regola per iniziare un valido corso di marketing e vendita, bisogna empatizzare con l'utente maschio, capire cosa vuole e quanto è disposto a dare, in fondo una che si vende, quando uno paga bene (VUOI CON SOLDI, VUOI CON CENE, VUOI CON VIAGGI, VUOI COL TRASFORMARSI IN UMILE SERVITORE..) LA si DA.

Le dolci fanciulle del nostro reame non si sentano accusate, la nostra PHIGA DI LEGNO non è una persona come loro, è solo un oggetto da usare e schiacciare come lei ha fatto con la sua bella BARBIE una volta che non le serviva più. Cosa c'entra il titolo della fiaba? nulla... è solo la speranza che la nostra protagonista pensi perlomeno anche al pisello, oltre che al grano "Il principe azzurro esiste eccome, cara principessa (ormai a furia di darla con criterio è divetata ricca) ma il principe azzurro è figo e non è fesso... della tua "dote" naturale ne è pieno... ecco perchè ti puoi permettere di fare la sborona solo con chi dedica tutto a te... chi ha qualcosa di buono nella propria vita non lo butta appresso ad un manichino che nel momento del bisogno ti spara un dannato RIGATONE.

Così disse Pinocchio, il simpatico burattino di legno, che le diede il due di picche per farsi la sua amica SEGA.

martedì 9 gennaio 2007

VULVE IN STAZIONAMENTO: TRATTATO SULLA GNOCCA DA SEMAFORO ROSSO.


Questo articolo ha lo scopo di condividere una esperienza mistica che tutti gli uomini con apparato riproduttivo secondario con decente funzionamento hanno la fortuna di vivere più o meno quotidianamente.

Il contesto è il classico incrocio al momento del semaforo rosso… la tensione simile allo stato d’animo di un giocatore d’azzardo… quella lotteria che si chiama destino. Che numero vincente mi regalerà, appaiato a me, in attesa del tanto agoniato VERDE?
Sarà una MINI? Sarà una TWINGO? Sarà una SMART? Sarà una MICRA?... oppure una nostrana LANCIA Y?.. eh si .. questi di solito sono i bolidi condotti da loro, le nostre beniamine, le nostre spacciatrici di ormoni: LE FIGHE DA SEMAFORO ROSSO!

Le statistiche del qui presente parlano chiaro: il 90% delle conducenti di tali veicoli sono dei, tecnicamente parlando, FIGONI ASSURDI!
Loro si fermano, fanno finta di nulla con quegli occhioni pieni di brio e pulizia, guardano nell’abitacolo fingendo di cercare qualcosa.. e con la coda dell’occhio fanno quello che fai tu… GUARDANO. Quando notano che (si spera) sei carino .. sbam.. SCATTA L’OCCHIATA CON SORRISETTO… quella che inevitabilmente ti fa pensare ad un aggettivo qualificativo maschile singolare: BARZOTTO.
Scambio di occhiate imbarazzanti ma cariche di passione, una storia d’amore vissuta intensamente per qualche secondo e, se va bene .. minuto…. Lei si guarda nello specchietto come per prepararsi per la grande uscitona, tu che imposti tutti i tuoi sguardi e ammiccamenti migliori.. e intanto il piede si innervosisce e sgasa… lei ti guarda e pensa come starebbe li accanto a te, tu immagini quando passerai a prenderla a casa e siederà al tuo fianco.. ti chiedi che lavoro faccia.. le guardi le dita per vedere se ha la fede… è amore, ormai vi guardate fissi .. state per dirvi qualcosa…

SCATTA IL VERDE…

Una storia d’amore finisce, e le gomme stridono… è come un orgasmo che pone fine ad un rapporto splendido…. La macchina fa prima-seconda-terza a cannone .. come per dimostrare la tua virilità…. E lei svanisce la dietro, nel traffico, soddisfatta …
AMEN.
ps. un saluto agli amici del forum di FurLAN.